In questo articolo vi darò qualche consiglio su cosa vedere a Catania, descrivendovi i luoghi di interesse della città etnea e le attrazioni principali presenti nei suoi dintorni.
Mi soffermerò sulla storia della città e sulle sue principali manifestazioni folkloristiche, con qualche accenno anche alla rinomata sua rinomata gastronomia. Per finire, vi spiegherò come arrivare a Catania e come spostarvi in città.
Catania costituisce una delle principali mete turistiche della Sicilia, in virtù della sua storia millenaria e del suo immenso patrimonio artistico e culturale.
Dopo Taormina, è solitamente la prima destinazione che consiglio di visitare agli ospiti della mia casa vacanze, la quale dista solo pochi chilometri.
Prima di scoprire cosa vedere a Catania e passare in rassegna i suoi principali luoghi di interesse, vorrei fare una breve introduzione raccontandovi per sommi capi la sua storia millenaria. Sono convinto che potrete apprezzare meglio questa straordinaria città conoscendone per grandi linee il suo passato!
Ad ogni modo, potete utilizzare l’indice qui sotto per passare da una sezione all’altra dell’articolo.
Breve Storia di Catania
Sebbene l’area sulla quale sorge oggi Catania fosse già abitata nella preistoria, la città fu fondata nel 729 a.C. dai Greci, che si erano già insediati nella vicina Naxos.
Se del periodo greco non rimangono oggi molte tracce, tante sono invece le testimonianze dell’epoca romana tutt’ora visibili, come il teatro romano e le terme.
Nel medioevo, Catania (come d’altronde il resto della Sicilia) ha visto un susseguirsi di dominazioni: bizantini, musulmani, normanni e svevi. Durante la dinastia Aragonese, la città fu anche (seppure per un breve periodo) la capitale del Regno di Sicilia.
Il terremoto del 1693 e la ricostruzione
La svolta, nella storia della città, avvenne l’11 gennaio 1693. In questa data, un violentissimo terremoto colpì la Sicilia Orientale, radendo al suolo decine di centri urbani.
Catania, che solo pochi anni prima era stata raggiunta da una colata lavica, fu quasi completamente distrutta e ben due terzi dei suoi abitanti persero la vita.
All’indomani del catastrofico terremoto, si decise di ricostruire la città adattandola alle esigenze della modernità e dotandola di un nuovo impianto urbanistico. Fu in questo contesto che nacquero la via Etnea ed alcune delle principali arterie viarie della città.
Accorsero (o tornarono) in Sicilia i migliori architetti del tempo, molti dei quali si erano formati a Roma. Catania venne ricostruita nel corso del XVIII secolo, seguendo i canoni stilistici più in voga del tempo, ossia quelli dell’architettura barocca.
Il Barocco Siciliano
Proprio in Sicilia, il Barocco ebbe modo di evolversi fino a sfociare in uno stile architettonico a sé stante: il Barocco Siciliano, appunto. In Sicilia più che altrove, lo stile barocco fece ricorso a ricchissime decorazioni e complesse geometrie, che diedero origine ad un’architettura tanto sofisticata quanto elegante.
Alcune peculiarità del Barocco Siciliano sono la presenza di putti o elaborate figure a decorazione di finestre e balconi. Il ferro battuto fu molto utilizzato, soprattutto come protezione (ed ornamento) di finestre e balconate, che in molti edifici presentano splendide balaustre ricurve.
A Catania, la pietra lavica fu ampiamente impiegata (vista la sua facile reperibilità), e non solo in qualità di materiale di costruzione a basso costo, ma anche col preciso intento di ottenere particolari effetti decorativi.
Sulle facciate di numerosi palazzi catanesi spicca ad esempio un elaboratissimo bugnato in pietra bianca, che contrasta nettamente con il basalto scuro.
Molti edifici religiosi sono preceduti da una lunga scalinata e presentano una peculiare facciata concava o convessa. A Catania, l’esempio più evidente è probabilmente costituito dalla Basilica della Collegiata, in via Etnea.
Cosa vedere a Catania: Luoghi di Interesse del Centro Storico
Iniziamo quindi (virtualmente, per adesso) a visitare Catania, facendo partire il nostro tour dalla Piazza del Duomo, una vera e propria perla dell’architettura barocca!
Piazza Duomo
Su Piazza del Duomo o nelle sue immediate vicinanze, sorgono alcune delle principali attrazioni di Catania, oltre a diversi bar, ristoranti e negozi di souvenir. La cattedrale, dedicata a sant’Agata (l’amata patrona della città) si trova sul lato orientale della piazza.
Solo una parte della chiesa sopravvisse al terremoto del 1693. La facciata e buona parte degli interni furono invece completamente ricostruiti nel ‘700 su progetto di Vaccarini. Nel corso dell’800 furono infine ultimati il campanile ed il sagrato.
La Fontana dell’Elefante (“u Liotru”)
Al centro della piazza sorge la Fontana dell’Elefante, anch’essa opera del Vaccarini. La scultura che ritrae l’elefante (noi qui lo chiamiamo “Liotru”) è però molto più antica: secondo alcune fonti risalirebbe ad oltre 2000 anni fa!
In realtà, le origini del Liotru sono incerte e non si sa bene chi l’abbia realizzato. Ad ogni modo, si trova città ormai da secoli e nel tempo è divenuto il simbolo di Catania. In passato si pensava che il Liotru proteggesse Catania dalle eruzioni dell’Etna.
Se volete conoscere la storia del “Liotru” (e le leggende a lui legate), date un’occhiata all’articolo dedicato all’elefante simbolo di Catania, presente sul nostro blog!
L’elefante è sormontato da un obelisco che proverrebbe dall’Egitto meridionale, alla cui sommità sono posti una croce ed un’iscrizione dedicata a sant’Agata.
La Fontana dell’Amenano
Sul lato meridionale di Piazza Duomo, protetta da una ringhiera in ferro battuto, noterete la splendida Fontana dell’Amenano, realizzata nell’Ottocento.
Fuoriuscendo dalla vasca della fontana, l’acqua produce un curioso effetto a cascata (o “a lenzuolo” come si dice qui a Catania) prima di riversarsi nel fiume sotterraneo che scorre sotto piazza Duomo: l’Amenano, appunto.
La pescheria di Catania
Proprio dietro la Fontana dell’Amenano, si apre la Pescheria di Catania. Questo mercato del pesce all’aperto costituisce la maggiore attrazione folkloristica della città.
Ogni mattina, presso la pescheria si raduna una nutrita folla composta sia da cittadini catanesi intenti a fare compere che da turisti incuriositi.
Il baricentro della pescheria è situato sulla piazzetta Alonzo di Benedetto, ma anche le viuzze adiacenti (alle spalle di via Garibaldi) sono piene di bancarelle con esposti prodotti alimentari.
Noterete come l’atmosfera della Pescheria di Catania ricordi molto da vicino quella dei mercati arabi. Anche dal punto di vista culturale, la Sicilia ha ereditato moltissimo dalle dominazioni che si sono susseguite nei secoli passati!
Via Crociferi
Da Piazza Duomo, procedendo per poche decine di metri lungo via Vittorio Emanuele, incontrerete una piazzetta al centro della quale svetta la statua raffigurante il cardinale Dusmet.
Da qui, oltrepassato un piccolo arco, vi ritroverete nella pittoresca via Crociferi, un altro luogo che non può mancare in un articolo dedicato a cosa vedere a Catania!
Questa stradina è un vero e proprio concentrato di Barocco Siciliano: lungo poche centinaia di metri, incontrerete ben quattro chiese, ognuna delle quali rappresenta un piccolo capolavoro dell’architettura!
Via Etnea
Il centro storico di Catania è attraversato da sud a nord dall’elegante via Etnea, il corso principale della città, disseminato di negozi di abbigliamento, botteghe e locali vari.
La via Etnea, in buona parte chiusa al traffico, parte proprio dal Duomo ed attraversa piazza Università e piazza Stesicoro, vero e proprio cuore pulsante della città.
Anche la via Etnea sorse all’indomani del catastrofico terremoto che sconvolse l’isola nel 1693; su di essa si affacciano ben 7 chiese, a cominciare proprio dalla Cattedrale. Il suo nome si deve semplicemente al fatto che è rivolta verso l’Etna.
Teatro Massimo
Svoltando per via Antonino di Sangiuliano e proseguendo per un breve tratto, giungerete presso il maestoso Teatro Massimo di Catania, intitolato a Vincenzo Bellini e costruito nella seconda metà dell’800.
Il teatro fu inaugurato nel 1890 con La Norma, dello stesso Bellini. Questa piazza è il centro della movida catanese, e durante le sere d’estate si riempie di giovani che ne affollano i numerosi locali.
Piazza Stesicoro
Presso la trafficatissima piazza Stesicoro potrete vedere, dal livello della strada, i resti dell’Anfiteatro Romano, realizzato intorno al II secolo d.C.
In verità, ciò che si può ammirare oggi è solo una minima parte dell’intero Anfiteatro: il resto giace ancora al di sotto del manto stradale, in attesa di essere aperto al pubblico.
Al centro di piazza Stesicoro sorge invece un’imponente statua che raffigura Vincenzo Bellini. Alle spalle del monumento si apre il Corso Sicilia ed è presente l’ingresso alla metropolitana.
Il mercato di Piazza Carlo Alberto
Dalla parte orientale della piazza si accede al più grande mercato di Catania: “a fera ‘o luni“. Seppure meno caratteristico della Pescheria (della quale vi ho parlato prima), anche questo mercato merita certamente una visita. La parte più interessante è quella centrale, su piazza Carlo Alberto (a 250 metri da Piazza Stesicoro).
Giardino Bellini
Ma torniamo sulla via Etnea. Proseguendo oltre piazza Stesicoro vi ritroverete dinnanzi all’ingresso principale del più importante parco cittadino di Catania: il Giardino Bellini (più noto come Villa Bellini).
Il parco, realizzato nel ‘700 ed originariamente privato, è uno dei principali luoghi di incontro di Catania ed è sempre affollato di atleti che si allenano, giovani che passeggiano e famiglie con bambini.
All’interno sono presenti diversi viali, fra i quali quello detto “degli uomini illustri“, lungo il quale sono disposti i busti di alcuni famosi personaggi storici, siciliani e non.
Di fronte all’ingresso del parco, su via Etnea, sono situati i due bar più prestigiosi della città, uno di fianco all’altro. Inoltre, nelle viuzze che in questa zona si diramano dalla via Etnea troverete diversi ristoranti e pizzerie.
Se cercate un posto dove mangiare a Catania, questa è senz’altro la zona giusta! A proposito: avete già letto il nostro articolo sulla cucina siciliana? 🙂
Cosa vedere a Catania: i Musei da non Perdere
Se volete approfondire la storia della città, vi consiglio di visitare i tanti musei di Catania. Di seguito vi descrivo quelli più importanti.
Museo Diocesano e Terme Achilliane
Presso Piazza Duomo sorge il Museo Diocesano di Catania, probabilmente il più importante della città. Il museo custodisce gli arredi sacri della vicina cattedrale di Sant’Agata (ed anche di altre chiese cittadine). È presente una pinacoteca che include opere dal XIV secolo in poi.
Dal museo potrete accedere alle terrazze panoramiche del palazzo e della vicina Porta Uzeda. Da qui avrete la possibilità di ammirare uno splendido panorama, che abbraccia il centro storico di Catania, l’Etna e (dalla parte opposta) le antiche mura cittadine ed il porto.
Con un unico biglietto, potrete anche vedere le Terme Achilliane e cogliere così l’occasione di visitare la Catania sotterranea. Queste terme, risalenti al periodo romano, si trovano proprio sotto Piazza Duomo, e risalgono con tutta probabilità al II secolo. Per maggiori informazioni, vi rimando al sito ufficiale del museo.
Castello Ursino
Il Castello Ursino è una delle poche testimonianze della Catania medievale che sia arrivata fino ai giorni nostri.
Il castello fu edificato nel XIII secolo ed ebbe un importante ruolo durante i Vespri Siciliani, ma in seguito, restò per secoli in stato di abbandono. Il suo restauro è stato ultimato solo da pochi anni.
Potete raggiungere il Castello Ursino da piazza Duomo imboccando via Garibaldi, sul lato opporto rispetto alla Cattedrale, e seguendo poi via Castello Ursino. (date un’occhiata alla mappa che ho preparato per voi, qui sotto).
Museo Belliniano
Avrete notato come la figura del Vincenzo Bellini sia ricordata oggi in città con profonda ammirazione.
D’altronde, il musicista dell’800, autore (fra l’altro) della Norma e della Sonnambula, è stato uno dei cittadini catanesi più illustri di tutti i tempi. A Catania è possibile visitare la casa nella quale Bellini nacque nel 1801, che costituisce il Museo Civico Belliniano.
Il museo si trova in piazza s. Francesco, all’interno di Palazzo Gravina Cruyllas, vicino via Crociferi (della quale vi ho parlato prima).
Teatro Romano
Il Teatro Romano di Catania (da non confondere con l’Anfiteatro), si trova lungo via Vittorio Emanuele II, non distante dal Museo Civico Belliniano e da Piazza Duomo.
Nonostante si faccia spesso riferimento a questo edificio col nome di “Teatro Greco”, ciò che è possibile vedere oggi è in massima parte di origine romana, e risale al II secolo.
A seguito degli scavi più recenti, sono stati portati alla luce anche alcuni resti della struttura greca, sulla quale i Romani edificarono il proprio Teatro. Appena entrati, noterete l’orchestra del teatro completamente allagata. Essa è infatti alimentata da uno dei tanti canali sotterranei che scorrono sotto la città.
Un’altra peculiarità che salta subito all’occhio è come il Teatro Romano sia completamente circondato da edifici residenziali. In effetti, in passato la situazione era ben peggiore: il Teatro venne infatti abbandonato intorno al VI secolo e su di esso iniziarono a sorgere delle modeste abitazioni.
Nel corso dei secoli, si formò un vero e proprio quartiere al di sopra della cavea, mentre in corrispondenza dell’orchestra trovò spazio una macelleria: il monumento rimase completamente sepolto. Nel ‘700 fu addirittura ricavata una strada (la via Grotte) che attraversava il Teatro da Nord a Sud.
Solo negli anni ’50 del Novecento queste abitazioni furono abbattute ed il Teatro Romano riportato alla luce. Adiacente al Teatro Romano, si trova anche il più piccolo Odeon, nel quale potevano trovare posto fino a 1500 persone. Dell’Odeon è possibile vedere soltanto la parte esterna.
Come Arrivare a Catania
Bene: di cosa vedere a Catania ho parlato a lungo; adesso non mi resta che spiegarvi come raggiungere la città Etnea.
Di seguito vi spiegherò come arrivare a Catania sia in auto che con i mezzi pubblici, dopodiché vi darò anche qualche consiglio su come spostarvi in centro.
Come Arrivare a Catania in Auto
Catania è servita da diverse autostrade, che la collegano alle altre più importanti città della Sicilia.
L’autostrada A18 collega Catania a Messina (distante circa 90Km) oltre che a tutte le principali località della costa situate fra i due centri (incluse Riposto e Taormina).
L’autostrada A19 mette invece in collegamento Catania con Palermo: le due capitali della Sicilia distano fra loro poco meno di 200 chilometri per un tempo di percorrenza di circa due ore e mezza.
Lungo la Catania-Palermo sono anche presenti le uscite di Enna e (tramite raccordo) di Caltanissetta, principali centri dell’entroterra siciliano. L’autostrada A19, al contrario della Catania Messina, è completamente gratuita.
Verso sud, la moderna autostrada Catania-Siracusa collega le due città (distanti circa 60Km) in meno di un’ora.
In verità, il tratto autostradale è limitato al momento alla città di Augusta: proseguendo ci si deve immettere nella statale per percorrere gli ultimi chilometri. Anche l’autostrada Catania-Siracusa non prevede il pagamento di pedaggi.
Come arrivare a Catania coi Mezzi Pubblici (Aereo, Treno, Pullman)
Vediamo adesso come arrivare a Catania coi mezzi pubblici. Se partite da lontano, la soluzione più comoda è quella di arrivare in aereo.
L’aeroporto Fontanarossa è uno fra i più trafficati d’Italia (il più importante del Meridione) e collega la città con tutte le principali destinazioni italiane ed europee.
Per andare dall’aeroporto di Catania al centro potete servirvi della navetta aeroportuale Alibus che transita dalle prime ore del mattino fino tarda sera. Il prezzo del biglietto è di 4€ a persona ed il tempo di percorrenza è va dai 20 ai 30 minuti.
Se preferite optare per il treno, potete arrivare a Catania per mezzo degli Intercity (4 al giorno) provenienti da Roma e di quello proveniente da Milano. Per saperne di più vi invito a leggere l’articolo “Come arrivare in Sicilia“, nel quale do maggiori dettagli a riguardo. In quello stesso articolo ho spiegato anche come arrivare in Sicilia in nave.
Vi segnalo infine che da qualche tempo, la popolare società Flixbus serve Catania, collegandola a Roma, Milano e tante altre destinazioni intermedie.
Per quanto riguarda i collegamenti regionali, vi consiglio di affidarvi ai treni per raggiungere Palermo e le località che sorgono sulla costa Orientale (inclusa Taormina) ed agli autobus per tutti gli altri spostamenti.
La principale compagnia di trasporto pubblico su gomma, fra quelle che servono Catania, è Interbus.
Come Spostarsi a Catania Centro
Vediamo adesso come muoversi nel centro della città. Diciamo subito che tutte le principali attrazioni di Catania sono situate a breve distanza l’una dall’altra e potrete dunque tranquillamente spostarvi fra i vari luoghi di interesse a piedi.
Per raggiungere il centro dalla stazione ferroviaria, vi consiglio invece di servirvi della nuovissima metropolitana di Catania. La fermata “Giovanni XXIII” è situata proprio di fronte la stazione dei treni e permette di raggiungere il centro in pochi minuti.
Dovrete semplicemente scendere alla fermata successiva, Stesicoro, che costituisce attualmente il capolinea (sono in corso lavori per l’estensione della rete). Questa stazione è situata nei pressi dell’omonima piazza, a poche decine di metri dai principali luoghi di interesse di Catania.
Il prezzo del biglietto è di appena 1€ a persona e la frequenza dei collegamenti è di circa un treno ogni 10/15 minuti, a seconda della fascia oraria.
In qualsiasi caso, ricordatevi di non prendere mai gli autobus urbani di Catania, per nessun motivo! Gli orari non vengono mai rispettati e circolano spesso solo poche, vecchie ed affollatissime vetture.
Personalmente, mi è capitato diverse volte di aspettare più di un’ora alla fermata, nella speranza (spesso vana) di veder comparire, prima o poi, un autobus!
Le Spiagge di Catania
Sono certo che se vi state organizzando per visitare Catania, avrete certamente messo in conto di prendere il sole sulle sue spiagge e di fare qualche bella nuotata nel suo mare.
In verità, le spiagge di Catania non sono considerate tra le migliori della Sicilia (apprezzate l’eufemismo). Purtroppo, nei dintorni della città il mare è poco pulito, l’acqua torbida (a causa delle alghe) e la spiaggia affollatissima.
Tenete conto del fatto che persino i catanesi stessi, preferiscono generalmente allontanarsi dalla propria città e venire a mare proprio nei dintorni di Riposto, nelle spiagge di Fondachello e Marina di Cottone!
Cosa Vedere nei Dintorni di Catania
Voglio concludere questo articolo dedicato alle cose da vedere a Catania descrivendo brevemente i principali luoghi di interesse presenti nelle sue immediate vicinanze.
A soli pochi chilometri dal centro cittadino, sorgono gli splendidi borghi di Acicastello ed Acitrezza, ai quali ho dedicato un articolo su questo sito. Poco oltre (si è no 15Km) potrete invece passeggiare per le vie barocche di Acireale, città famosa per le sue innumerevoli chiese e per il suo Carnevale.
Spostandovi un po’ più distante, potrete poi visitare l’Etna salendo fino a quasi 2000 metri di altitudine ed immergendovi in un paesaggio quasi lunare.
Beh, le cose da vedere nei dintorni di Catania sono davvero tantissime e avrebbe poco senso riassumerle in un breve paragrafo di questa guida! Per saperne di più, vi consiglio piuttosto di dare un’occhiata alla pagina nella quale spiego cosa vedere in Sicilia Orientale!
Spero di essere riuscito, con questo articolo, a darvi qualche spunto interessante su cosa vedere a Catania. Se aveste dubbi, domande, o richieste di chiarimenti, non esitate a lasciare un commento qui sotto!
Se poi vi ho proprio convinto a visitare Catania e vi dovesse servire una struttura ricettiva presso la quale soggiornare… date pure un’occhiata alle caratteristiche della mia casa vacanze 🙂